Mik ha detto...
A chi non è mai capitato, in un afoso pomeriggio estivo, di appisolarsi in poltrona, tormentato dalle mosche e dai rumori del traffico, mentre il processo della digestione lentamente cerca di decomporre in molecole gli amidi e gli zuccheri voracemente inghiottiti nel pranzo, e in cucina è tutto un rumore di piatti e di posate che sotto l'acqua corrente si depurano dei residui dei detersivi mentre c'è chi ha cura di mettere sul fuoco la caffettiera, e ciononostante chiudere gli occhi e dormire, sognando per pochi istanti di essere diventati i protagonisti del sogno di qualcuno che forse si è conosciuto in altri pomeriggi, sotto altri soli, sotto altre ombre?
A me non è mai capitato.
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