martedì 21 luglio 2009

La educacion no se vende


Mik ha detto...

Non c'è bisogno di vendere l'educazione, quando già chi doveva essere comprato ha provveduto a rendere noto il proprio prezzo, e si è messo sul mercato, come un fustino di detersivo o un filo interdentale o una supposta di glicerina, a disposizione del miglior offerente, o forse del meno peggio, di quello in grado di garantire una vecchiaia serena e qualcosa di caldo da mettere in pancia. E infatti questo signore ha la pancia troppo piena e troppo gonfia per non ritenersi soddisfatto del proprio lavoro: e tutto contento, non può far altro che accomodarsi nella cabina di disintegrazione, conscio di aver reso un favore al proprio paese, uniformando le coscienze di coloro i quali hanno avuto la sfortuna di conoscerlo.


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