martedì 21 luglio 2009

Gauchos

T'a vo fà fà 'na foto

Murales

La educacion no se vende


Mik ha detto...

Non c'è bisogno di vendere l'educazione, quando già chi doveva essere comprato ha provveduto a rendere noto il proprio prezzo, e si è messo sul mercato, come un fustino di detersivo o un filo interdentale o una supposta di glicerina, a disposizione del miglior offerente, o forse del meno peggio, di quello in grado di garantire una vecchiaia serena e qualcosa di caldo da mettere in pancia. E infatti questo signore ha la pancia troppo piena e troppo gonfia per non ritenersi soddisfatto del proprio lavoro: e tutto contento, non può far altro che accomodarsi nella cabina di disintegrazione, conscio di aver reso un favore al proprio paese, uniformando le coscienze di coloro i quali hanno avuto la sfortuna di conoscerlo.


Pronto?

Caminito

Punti di riferimento

Per la strada


Mik ha detto...

Per la strada non si sa mai chi puoi incontrare. E non sai mai quanto ti toccherà aspettare per l'autobus che ti condurrà verso il centro. E dopo aver sbrigato le tue commissioni in centro, quanto tempo ti toccherà aspettare per l'autobus che ti ricondurrà verso casa, o verso il parcheggio in cui hai lasciato l'auto. E non sai se ritroverai l'auto.

Ma questa volta siamo stati fortunati: l'autobus è passato appena ci siamo affacciati. Non è stato però tanto facile lanciarci sul marciapiede dal sesto piano senza farci sfuggire dalla mano il biglietto!



Todo bien?

Caminito

mercoledì 15 luglio 2009

Sicurezze

Direzione obbligata


Mik ha detto...

Per molti anni il mondo della scuola è stato irrefrenabilmente attratto a sinistra: i professori progressisti, la contestazione, il sei politico, le occupazioni.

Per molti questa continua a essere una direzione obbligatoria: e come in tutte le cose che sono obbligatorie, finisce che alcuni si buttano a sinistra più per calcolo o per comodità che per vero convincimento personale.

Chissà se troveranno la forza di guardarsi in quello specchio e riconoscere che nella vita ci sono tante direzioni da prendere, e che si può perfino decidere di stare fermi su se stessi: e chissà se un giorno quel bambino e quella bambina saranno liberi di correre un po' dove gli pare...


Riprese di sponda

Reestyle

Grafica e ombre

Tra sogno e realtà


Mik ha detto...


A chi non è mai capitato, in un afoso pomeriggio estivo, di appisolarsi in poltrona, tormentato dalle mosche e dai rumori del traffico, mentre il processo della digestione lentamente cerca di decomporre in molecole gli amidi e gli zuccheri voracemente inghiottiti nel pranzo, e in cucina è tutto un rumore di piatti e di posate che sotto l'acqua corrente si depurano dei residui dei detersivi mentre c'è chi ha cura di mettere sul fuoco la caffettiera, e ciononostante chiudere gli occhi e dormire, sognando per pochi istanti di essere diventati i protagonisti del sogno di qualcuno che forse si è conosciuto in altri pomeriggi, sotto altri soli, sotto altre ombre?

A me non è mai capitato.



Piazza della Minerva (Roma)

Carriles exclusivos


Mik ha detto...


C'è sempre un gran bisogno di carriles exclusivos, al giorno d'oggi. Hai voglia a dire che non c'è più la voglia di un tempo, la spensieratezza dei tempi dell'infanzia, la vitalità degli ormoni adolescenziali, la maturità degli istinti soggiogati alle ferree leggi del vivere comune, la tranquillità derivante da una solida posizione economica accompagnata a una consistente posizione sociale, gli amici, il club, gli incontri, i flirt, le vacanze, le fughe, i ritorni, i rimpianti, i rimorsi, i silenzi, i dubbi, le angosce, le facili conclusioni e le decisioni irrevocabili e i ritorni sui propri passi per cancellare le impronte già lasciate: senza carriles exclusivos saremmo tutti un po' più nudi...