domenica 27 settembre 2009

Le tre civette


Mik ha detto...

Sono tre civette un po' strane, dal momento che in pieno giorno si aggirano con aria assonnata, e vagamente istituzionale, per la città allagata dai sempre più numerosi acquazzoni di fine estate, che fanno esplodere i tombini e riempiono le strade della circonvallazione di rifiuti, bottiglie, vecchie auto in panne, anziani non ancora morti annegati mentre acque sempre più torbide e violente si infiltrano in strade più periferiche, aggrediscono le abitazioni al pian terreno (contrapposto a un pian divino ancora inaccessibile, rinviato tuttavia alle prossime piogge, quando ci saranno morti e feriti) e spazzano dalle case la mobilia, i letti, i comodini, e i comò.
E la figlia del dottore rimane in attesa seminuda sulla soglia, ad aspettare il ritorno delle tre civette con cui era solita sollazzarsi in indicibili cimenti erotici dall'indubbio carattere paganeggiante.



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