Mik ha detto...
Non è che si faccia tutta questa bella vita, a fare il fotografo: primo, non si guadagnano neanche i soldini per potersi permettere una automobile magari di seconda mano, e si è dunque costretti a viaggiare di stazione in stazione, scioperi e ritardi permettendo, su lenti treni regionali, secondo, a un certo punto a uno gli viene il blocco del fotografo, non dello scrittore, e non sa più cosa prendere a soggetto delle proprie riprese, delle proprie incursioni nel campo della realtà.
E allora si mette lì a fotografare cestini, così, per ingannare il tempo, in attesa del prossimo treno.
Nessun commento:
Posta un commento