Mik ha detto...
Con lucida ironia e con silenzioso ammonimento, l'autore ci vuole ricordare i suoi trascorsi nel tunnel dell'alcolismo, dove le serate estive erano un fatuo rincorrersi di bucce di melone che scolavano il loro sugo appiccicaticcio sulle bottiglie ormai vuote di birra Forst, e in cui era facile risvegliarsi al mattino in un letto diverso dal giorno prima, tra terribili cefalee e lenzuola decorate di fiori, chiazzate di vomito, puntellate dei semini di cocomero sputati durante furiosi amplessi.
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