Mik ha detto...
I divieti valgono sempre per gli altri: aveva ragione da vendere quel tale, che diceva che le leggi, per gli amici, si interpretano, non si fanno osservare. Qui vale lo stesso principio, in più si mette in seria discussione il trattato di Schengen, visto che un normale cittadino non è più libero di muoversi, se non tenendo un occhio al calendario e all'orologio. E se per caso non li porta con sè, può chiedere informazioni a un passante: Mi scusi, signore, oggi che giorno e che ora è?
E quello forse gli risponderà: E' giorno di mercato, vada, vada pure, tra le bancarelle troverà qualcuno che vende orologi e calendari.
Nessun commento:
Posta un commento