martedì 28 aprile 2009

Puerto Madero 2009 (Festival del Flamenco)


Mik ha detto...

La vera protagonista di questa foto è l'immagine al centro, quella in cui una donna sembra disperarsi, le braccia e la testa rivolte al cielo a chiedere chissà cosa, chissà a chi... perchè essa dà la misura di quelle che la precedono e la seguono.
L'immagine in primo piano e quella sullo sfondo rappresentano una donna (la stessa donna?) in momenti diversi: forse un'estasi, mistica o sessuale, perché gli occhi sono socchiusi (in entrambe), la bocca è leggermente aperta, la testa leggermente piegata indietro. La rete che ricopre l'immagine rappresenta forse il tentativo di imbrigliare l'orgasmo, più che la donna (nella terza foto l'orgasmo è imbrigliato di per sè dal primissimo piano, dunque non può sfuggire alla nostra attenzione nè alla donna). L'intento è certamente quello di raccontare che la vita è una successione di momenti felici e momenti tristi, e forse il fotografo ci vuole assicurare che i momenti lieti prevalgono su quelli negativi: ma è una nostra sensazione...


Bolivia 2009

Bolivia 2009

Bolivia 2009

Bolivia 2009

Bolivia 2009

Bolivia 2009

Bolivia 2009

Bolivia 2009

Bolivia 2009

Bolivia 2009

Bolivia 2009

Bolivia 2009

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Bolivia 2009

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Bolivia 2009

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mercoledì 22 aprile 2009

Buenos Aires 2009

Buenos Aires 2009


Mik ha detto...

Questa immagine ripropone l'eterno tema della libertà, che da sempre affascina l'uomo. Si potrebbe pensare che i cani a sinistra siano meno liberi del solitario cane con accompagnatore che li fronteggia da destra: i primi sono legati alla grata, il secondo cammina libero sul marciapiede, seguito dal suo conduttore. Qualcuno potrebbe pensare che essi guardino con invidia al loro simile, lagnandosi della loro sorte, ma la realtà è ben diversa: basti notare che il guinzaglio rosso che tiene il piccoletto somiglia a quello che lega il cane color miele. Dunque è facile intuire come anche il piccoletto stia per essere legato insieme ai suoi amici, e che da questa nostra considerazione derivi l'assoluta certezza che non ci sia più libertà per nessuno, nè a Buenos Aires nè nel resto del mondo (eccetto che per il fotografo).


Buenos Aires 2009


Mik ha detto...

La solitudine di quest'uomo mi ricorda un quadro di Hopper...

Mi spiego: nei quadri del pittore americano vengono sempre rappresentate scene di intimità familiare, o di solitudine in contesti che dovrebbero invogliare alla promiscuità. In questa immagine, un uomo siede solitario davanti a una bottiglia di liquore, e sembra guardare distrattamente l'orologio che porta al polso sinistro: aspetta dunque qualcuno, probabilmente un amico, visto l'ambiente e l'abbigliamento informale. O forse aspetta che si faccia l'ora per affrontare la moglie e i figli a casa, dopo una giornata di lavoro. E' curioso notare come il locale La Perla associ l'immagine di un uomo a quella del Cafè Notable, mentre l'immagine di una donna indichi come il locale sia anche Vinoteca: che si tratti di un invito ad affogare nel vino le proprie delusioni con l'universo femminile?


Buenos Aires 2009

Buenos Aires 2009

Buenos Aires 2009

Buenos Aires 2009


Buenos Aires 2009

Buenos Aires 2009

Buenos Aires 2009

Buenos Aires 2009

Buenos Aires 2009

Buenos Aires 2009

Buenos Aires 2009


Mik ha detto...

Cosa hanno in comune un grattacielo e un semaforo? Sono entrambi un'invenzione dell'uomo: il primo si estende verticalmente, dalla terra al cielo, e rappresenta il tentativo di raggiungere Dio e ricongiungersi con Lui (ricordate la torre di Babele?), il secondo si estende orizzontalmente e rappresenta lo sforzo dell'uomo di mettere ordine nel caos del creato. Ma il creato è emanazione della divinità, appunto, e quindi ogni tentativo di riportarlo all'ordine è destinato al fallimento: l'uomo può soltanto tentare di dare la direzione a se stesso, ma non può pensare di costringersi a ubbidire.


Buenos Aires 2009

Buenos Aires 2009

Buenos Aires 2009


Mik ha detto...

Quell'uomo è a metà tra cielo e terra, affacciato sul vuoto. E' un po' la nostra condizione: essere sospesi tra il qui ed ora della quotidianità e il sogno di un automiglioramento, di un'elevazione spirituale. L'uomo è ancora incerto sulla direzione da dare alla sua vita, ma uno sguardo al suo terrazzo ci aiuta a comprenderne il destino: ci sono delle piante rinsecchite!
Un albero, alla sinistra della foto, protende le sue verdi foglie verso il palazzo, copre la striscia blu di finestre (che rappresenta l'acqua che dal cielo ricade alla terra per esserne nutrimento vitale): dunque quell'albero è tanto rigoglioso perchè ruba l'acqua alle piante sul terrazzo!
Il destino dell'uomo è segnato: lavorare la terra con sudore, e con scarsi frutti.


Buenos Aires 2009

Buenos Aires 2009

Buenos Aires 2009

venerdì 17 aprile 2009

Buenos Aires 2009


Mik ha detto...

Questi orsi danzano, avvolti nei loro tatuaggi, e si arrendono all'evidenza del fatto che sebbene possiamo esternamente sembrare tutti uguali (hanno tutti la medesima altezza), in realtà il colore della nostra pelle continua a essere segno di riconoscimento e discriminazione.

Buenos Aires 2009

Buenos Aires 2009

Buenos Aires 2009


Mik ha detto...

Che dire? L'umanità è circondata dalle macchine, ma è troppo impegnata a tentare di comprendere la realtà delle cose (o meglio, le finte verità spacciate dai mass media) per accorgersene. Intanto una vita di duro lavoro è trascorsa, la schiena è curva, i capelli bianchi, la vista poca, mentre il metallo delle motociclette splende in pieno sole. Dove sono dirette? Ovviamente verso sinistra, ma se nessuno le guida è difficile arrivare da qualche parte.
Così il vecchio uomo resta al centro (con uno sguardo verso destra), in compagnia dei suoi pensieri e delle sue abitudini.

Buenos Aires 2009

Buenos Aires 2009

Buenos Aires 2009

Buenos Aires 2009

Buenos Aires 2009


Mik ha detto...

L'insegna inganna: sembra nascondere un comando, "Prega". Del resto l'uomo alla destra del lampione sembra essere assorto in un atteggiamento di religiosa osservanza, le mani dietro la schiena e la testa leggermente inclinata. In realtà sta forse contrattando con il lustrascarpe il prezzo della sua prestazione, forse lo sta guardando mentre lavora sulle calzature di un altro cliente, forse è lì soltanto per scambiare due chiacchiere, come si fa tra vecchi conoscenti. Forse, gli sta raccontando di quella volta che è stato a Praga con la moglie...