domenica 27 settembre 2009

L'attore invisibile


Mik ha detto...

Ogni cane merita un padrone (anche se non tutti i padroni meritano un cane).
Così ogni sedia merita qualcuno che ci sieda sopra: del resto si chiamano sedie perché sono costruite per questo scopo.
Per sedersi.
Dunque una sedia vuota è uno spreco: è come un rubinetto lasciato aperto a scorrere in una casa al terzo piano in una via semicentrale nella città di Agrigento, in cui l'erogazione avviene con cadenze semibibliche, dove a lunghi periodi di siccità si alternano brevissimi periodi di umida ricchezza.
Una sedia vuota altro non è che il simbolo di un'attesa.
Forse l'attore è ancora di là che cerca di darsi coraggio per affrontare il pubblico. Che ripassa la parte, collega le battute, ricorda le pause e i cambi di scena.
Forse è rimasto bloccato nel traffico.
Forse è rimasto senza voce, e il regista sta cercando un sostituto per lo spettacolo.
Forse una sedia vuota altro non è che il sintomo di una malattia invisibile, ma non per questo meno fastidiosa.
Le emorroidi.



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